Giovedì 13
dicembre, alle ore 18.00,
presso la sala Degan della
Biblioteca Civica di Pordenone
l’Atelier di lettura, presenta al
pubblico
Almanacco inverno-primavera
Il calendario di Frate Indovino
Almanacco è voce araba (al-manakh) e significa calendario e il nostro è, infatti, cadenzato
in due stagioni, l’inverno e la primavera, scandite per singola giornata, dal
21 dicembre al 20 giugno.
Il calendario di Frate Indovino che porta in
sé struttura e caratteristiche dell'almanacco, fa tornare alla mente le cucine
delle nostre case contadine del secondo dopoguerra. Bene in vista, appeso al
muro, i vari componenti della famiglia lo consultavano per conoscere il santo
del giorno, le fasi lunari, i consigli per gli agricoltori e per le massaie o
per riflettere sui proverbi e sui messaggi del frate francescano.
Fu padre Mariangelo da Cerqueto, Mario Budelli
da laico, a ricevere l'incarico di comporlo nel 1945, quando, per ragioni di
salute, il frate era diventato inabile a qualsiasi altra attività prevista dal
suo ordine e, in qualche modo, doveva essere operativo. In pochi anni il
calendario raggiunse una notorietà popolare tale che, dalle 2000 copie della
prima stampa fatte circolare in Umbria e nelle province più vicine delle
regioni limitrofe, nel 1952 raggiunse le 200 000 diffondendosi anche nell'
Italia del nord.
Aveva avuto una battuta d'arresto nel 1950
perché erano sorti degli impedimenti dai vertici della congregazione che
vedevano, nel termine “indovino”, l’equivalente di mago. Cambiando la dicitura
con “Pronostici di Frate Indovino”, fu risolta la questione in tempo per la
nuova pubblicazione dell’anno successivo.
Frate Mariangelo adattò negli anni l'almanacco
alle modifiche della società e e arricchì il calendario di nuove rubriche, di
curiosità, di previsioni sul futuro. Vi si potevano leggere messaggi ai giovani
su: pace, ecologia della natura, ecologia del cuore. Non vi si dimenticavano i
consigli per le massaie che opportunamente diventarono i consigli per le donne.
Dal 2002, anno della morte del frate, un
confratello, padre Mario Collarini, continua la sua opera con lo stesso impegno
del predecessore; il calendario gode di ottima salute e 6 milioni di copie
vengono diffuse capillarmente ogni anno grazie alle Poste italiane e a 45.000
volontari simpatizzanti.
Per l'Atelier di lettura
Anna Ciuffreda